Spese del trasloco
Il momento del trasloco, di qualunque natura esso sia, rappresenta sempre un cambiamento e sappiamo bene che, se il cambiamento, già di per sé, non incontra totalmente la nostra approvazione, se gestito in maniera approssimativa o senza valutare attentamente le spese del trasloco, questo frangente della nostra vita diventa una sorta di incubo che accompagnerà le nostre nottate, finché morte non ci separi da questa vita in continuo movimento.
Lasciarsi prendere dallo sconforto non è l’atteggiamento migliore.
In genere funziona bene il passaparola: chi ha avuto un servizio soddisfacente, provvede a fare pubblicità gratuita alla ditta specializzata di cui si è servito. Questo sistema, tuttavia, non è immune da sorprese. Non è detto, infatti, che il trovarsi bene dell’amico sia un assioma indubitabile. Ciò che per uno può aver funzionato, per altri può essere l’inizio di una avventura assai meno piacevole.
Come comportarsi, dunque, quali accorgimenti usare, come orientarsi nella scelta di colui che avrà in mano le tue cose più preziose, quelle che hai acquistato con sacrificio, quelle che contengono i tuoi ricordi più cari, quella parte della tua vita alla quale non devi assolutamente rinunciare?
Mi verrebbe da suggerirti: è un po’ come un matrimonio, scegli bene chi ti starà accanto per il resto della vita ma… ahinoi, visto il naufragio di tante unioni, direi di sorvolare su questo suggerimento.
Resta, dunque, il nostro sesto senso, che funziona benissimo ma che, purtroppo, troppo spesso mettiamo da parte e resta, soprattutto, la professionalità di chi vive di questo lavoro e che, di conseguenza, non può permettersi un flop.
Certo non è possibile consegnare al traslocatore le chiavi di ciò che dev’essere svuotato, mettersi gambe all’aria ed attendere che tutto sia terminato. Fosse così facile, ritornando a quanto detto sopra, un trasloco non sarebbe un incubo, bensì una passeggiata di salute. Invece no. Bisogna accendere la lampadina di quella che è la predisposizione e l’organizzazione del trasloco stesso e di quella possiamo occuparcene solo noi senza delegare nessuno, se vogliamo che il risultato finale sia eccellente o, quantomeno, rasenti la perfezione.
Armiamoci di pazienza, dunque, e di strumenti indispensabili come da elenco:
- CARTONI;
- SCOTCH;
- PENNARELLI A PUNTA GROSSA DI VARI COLORI;
- PLURIBALL;
- BUSTE DI PLASTICA TRASPARENTE;
- FOGLI DI GIORNALE;
- FOGLI BIANCHI;
- NUMERO TELEFONICO DI RIGATTIERE.
Esaminiamo tutti i punti.
I CARTONI in molti casi vengono forniti dalla ditta specializzata che avrete individuato. Un consiglio: se potete, ritirateli almeno 10 giorni prima del trasloco, in maniera tale da dedicarvi all’imballaggio con calma e cautela. Un trasloco, già di per sé, è un momento stressante: non peggioriamolo facendo le cose in fretta e furia. “Fast and Furious” è una saga televisiva che, se ben ricordate, ha visto la morte del suo protagonista, Paul Walker. Noi invece al trasloco dobbiamo sopravvivere alla grande!!!
Lo SCOTCH è quell’elemento senza il quale non andrete da nessuna parte. Compratene in abbondanza e, se vi avanzerà, potrete sempre sfruttarlo per cucire la bocca a vostro figlio che scalpiterà perché, forse, lui non voleva trasferirsi, o a vostra figlia che non trova le scarpe col tacco 12 in mezzo alle 37 paia di scarpe che ha comprato negli ultimi 4 mesi.
I PENNARELLI A PUNTA GROSSA è indispensabile che siano DI VARI COLORI. Questo per differenziare ed individuare subito, a chiusura di ciascuno scatolo, il proprietario del contenuto dello scatolo stesso. Una volta fatto il trasloco, sarà più semplice per ciascun proprietario sistemare i propri beni.
PLURIBALL, ovvero quella carta con le bolle, sarà la vostra unica salvezza dalle rotture indesiderate. E’ in essa che dovrete aver cura di imballare gli oggetti più fragili. Se, tuttavia, avete un cumulo di inutili bomboniere o vasi ed altre inutili amenità delle quali volete sbarazzarvi da tempo e che, purtroppo, data la provenienza, il capoufficio, la suocera, l’amica impicciona, avete sempre dovuto conservare vostro malgrado, Allora è il momento giusto per fare una selezione delle cose da lasciare o addirittura buttar via.
Le BUSTE DI PLASTICA TRASPARENTE risultano sempre utili per riporre con maggiore cautela quegli abiti cui tenete particolarmente. Un trasloco è anche un concentrato di polveri che vi accompagneranno nei giorni della sistemazione e, dunque, un occhio più attento a quella divisa da lavoro o a quell’abito particolarmente impegnativo non guasterà.
I FOGLI DI GIORNALE sono un’ottimo separé. Potrete dividere piatti, incartare bicchieri e tanto altro, a zero spese.
I FOGLI BIANCHI saranno invece utili per scrivere su ciascuno scatolo il materiale contenuto e la sua destinazione. Sarà bene che ogni componente scelga un colore che lo rappresenti, in maniera tale da andare poi a colpo sicuro.
Il NUMERO TELEFONICO DEL RIGATTIERE è indispensabile perché ogni trasloco comporta la riscoperta di oggetti dimenticati, gli scavi di Pompei al confronto son piccolezze, ma che potrebbero non essere più utili o graditi. Avendo contattato chi si occuperà del ritiro, avrete reso un servizio all’ambiente e alla comunità che, probabilmente, ritroverà i vostri ninnoli in vendita su qualche bancarella del mercato.
Lasciare un immobile in maniera decorosa, è sempre un dovere ma, in questo modo rappresenterà anche un’esempio da emulare.
Ci siamo, dunque, dotati, di tutto quanto è indispensabile per l’esecuzione del trasloco. Il compito arduo è scegliere a chi affidare tale compito.
Oggi su internet abbiamo una vasta scelta e quindi, durante le nostre passeggiate, prendiamo nota delle varie ditte di traslochi specializzate evitando, per quanto possibile, il “fai da te” che, se potrebbe allettarci con l’idea del risparmio, potrebbe rivelarsi un boomerang nell’esecuzione.
Contattate le ditte dopo aver segnato su un foglio tutte le domande che vi frullano nel cervello e alle quali deve seguire una risposta soddisfacente. In genere si torna sempre a casa senza aver avuto una risposta a quel quesito che ci premeva tanto.
E poi scegliete a chi affidarvi, ricordando, tuttavia, sempre quel sesto senso di cui vi ho parlato all’inizio.
La professionalità ha un costo, quindi, scartate a priori chi fa un prezzo irragionevolmente basso. Ok la concorrenza, ma non rendetevi complici di sfruttamento di manodopera.
E se posso permettermi un’ultimo consiglio: vivete il trasloco come un momento di passaggio, di svolta, di apertura a cose nuove e belle.
Invitate gli amici la sera prima, comprate una bottiglia di prosecco e dei dolci, sedetevi sui cartoni, quelli con i libri, così non li romperete, e brindate alla nuova vita che vi aspetta, ricordando i bei momenti passati insieme e ringraziando chi vi è stato accanto fino a quel momento, invitando tutti a seguirvi nel nuovo percorso e suggerendo loro di non portarvi inutili ninnoli beneauguranti per la nuova sistemazione.